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L’Università di Oxford, insieme ad Our Worl in Data, pubblica online diversi grafici a cartine interattivi sull’andamento dell’obesità e del sovrappeso negli ultimi quarant’anni nel mondo, nelle varie regioni e nei singoli Paesi, distinguendo anche tra uomini e donne.
Sulla base dei dati della Fao e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sull’obesità a livello mondiale, si vede come tra il 1975 e il 2014 si sia passati dal 4,5 al 12,8 per cento.
Analizzando i dati sull’obesità per grandi regioni nello stesso intervallo di quarant’anni, si rileva che:
in Asia si è passati dall’1 al 7.4 per cento;
in Africa dal 3 all’11,1 per cento;
in America Latina e nei Caraibi dal 6,8 al 22,8 per cento;
in Oceania dal 9,6 al 27,5 per cento;
in Europa e in Nord America dall’11,1 al 27,7 per cento.

L’Università di Oxford rappresenta anche la crescita della percentuale di adulti obesi nei vari Paesi del mondo tra il 1975 e il 2016, utilizzando i dati dell’Oms (vedi mappa più in alto). Ad esempio:
in Italia si è passati dall’8,4 al 19,9 per cento;
in Francia dall’8,8 al 21,6 per cento;
in Germania dal 9 al 22,3 per cento;
nel Regno Unito dal 9,4 al 27,8 per cento;
negli Stati Uniti dall’11,9 al 36,2 per cento;
in Giappone dall’1 al 4,3 per cento.

Analizzando l’andamento della percentuale delle persone in sovrappeso, compresi gli obesi, negli stessi Paesi e nello stesso intervallo di anni, si rileva che:
in Italia si è passati dal 41,5 al 64,1 per cento;
in Francia dal 40,8 al 62,9 per cento;
in Germania dal 41,1 al 62,8 per cento;
nel Regno Unito dal 41,9 al 67,2 per cento;
negli Stati Uniti dal 41,4 al 70,2 per cento;
in Giappone dal 15,3 al 29,4%.

 

 

 

 

FONTE: IL FATTO ALIMENTARE